Ma che dice l’articolo 11?

Quando il dialogo trionferà, cesseranno le guerre. Questa potrebbe essere la frase riassuntiva della nostra prima lezione di legalità sull’articolo 11 della Costituzione. Almeno una volta nella vita tutti ne abbiamo sentito parlare. Ma cosa dice l’articolo 11? Eccolo al completo…

Clicca sull'immagine per andare al sito del Senato, alla pagina riguardante l'articolo 11 della Costituzione italiana.

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Ne abbiamo discusso in classe e ora ci sembra un articolo facile in fondo, eppure solo dopo averlo letto più volte (e insieme), ne abbiamo compreso il significato, diciamo così. Il nostro compagno Simone lo ha letto ad alta voce (non senza difficoltà…) e noi siamo rimasti sbalorditi: “Che cosa ?????” Non avevamo capito nulla, tranne la parola GUERRA. Inutile negare, poi, che uno stato d’animo ci aveva completamente travolti: la NOIA. Non vedevamo l’ora che il nostro compagno finisse di leggere. Il prof. s’è accorto della nostra scarsa attenzione. Ci guardava col suo sguardo indagatore, il sorriso sornione; poi ci ha domandato cosa fosse appena successo in classe: “abbiamo ascoltato un articolo della Costituzione” (diceva qualcuno…), “abbiamo analizzato l’art. 11 della Costituzione” (azzardava qualcun altro), ma il prof. ci ha proprio sorpreso: “Io mi sono annoiato, voi no?” E’ stata una liberazione. Abbiamo annuito tutti e in coro lo abbiamo ammesso, perché questo pilastro della nostra Costituzione era scritto con un linguaggio troppo difficile e a noi ignoto. E allora il prof ha lanciato la sua sfida: tentare di “DECIFRARE” quel linguaggio estremamente tecnico in modo da tradurlo e capire così il significato dell’articolo.

Simone lo ha riletto, già un po’ meglio di prima. Non che ci sembrasse ancora così entusiasmante, ma sicuramente qualche parola e frase cominciava ad assumere significato. Traducevamo i termini più difficili in altri che potevano comprendere facilmente i ragazzi della nostra età, e quel testo, che inizialmente non riusciva a suscitare in noi alcun interesse, è diventato chiaro. E così siamo entrati nel vivo della lezione, partecipando attivamente al dibattito che ne è seguito. La parte sicuramente più complicata? Quella centrale : “…….consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni ….” What????

Avevamo afferrato l’incipit dell’articolo, più comprensibile, in cui si afferma che l’Italia rinuncia alle guerra per risolvere i conflitti internazionali, i quali vanno superati con il dialogo. Ma quella parte centrale era davvero pesante, piuttosto ostica, e ha richiesto una riflessione approfondita, soprattutto l’aiuto del prof. Ma dopo numerosi tentativi, abbiamo tratto una conclusione. Per dirla con le nostre parole: L’ITALIA NON SCAGLIA LA PRIMA PIETRA, LO FA SOLO PER LEGITTIMA DIFESA (DUNQUE SE E’ ATTACCATA, MAI PER AGGREDIRE…), E SOLO SE E’ ALLEATA CON ALTRI STATI INTERVIENE A LIBERARE I POPOLI PRIVATI DEI LORO DIRITTI.

Mica male! Le armi sono strumenti di distruzione, servono solo a causare morte e dolore. Si tratta invece di favorire quelle organizzazioni internazionali che promuovono la pace e la giustizia nei paesi in cui mancano i diritti fondamentali, che noi abbiamo. Da una guerra nessuno esce vincitore.

La guerra non potrà mai più essere un modo per risolvere i contrasti o peggio per attaccare la libertà di altri popoli.

La guerra non potrà mai più essere un modo per risolvere i contrasti o peggio per attaccare la libertà di altri popoli.

Ecco due celebri aforismi…

  • Occhio per occhio e il mondo diventa cieco (Gandhi)
  • La pace non è un sogno: può diventare realtà, ma per custodirla bisogna essere capaci di sognare (Mandela)

Ecco due materiali da scaricare:

Mappa art.11            art.11 Costituzione italiana

Ed ecco invece cosa fa la guerra…

…chi paga le conseguenze e chi s’arricchisce con la guerra…

Jovanotti, Pelù, Ligabue: una canzone contro la guerra (clicca per saperne di più)

Abbiamo scelto questa canzone perché mette in evidenza il cambiamento del  protagonista nei confronti della guerra: capisce che le vere vittorie non si raggiungono con le bombe, ma con il dialogo e la pace. E’ stato molto bello scoprire che sono tanti gli autori e i cantanti che trattano questo argomento …. Più amore, meno odio.

(classe 3^A
Progetto Legalità)